Condividi:
La Provincia dell’Aquila ha compiuto un passo decisivo verso la ridefinizione del proprio futuro, presentando i primi risultati del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento. Si tratta di un progetto ambizioso, che mira a promuovere uno sviluppo sostenibile, contrastare lo spopolamento, valorizzare l’identità locale e semplificare i processi amministrativi.
L’incontro, svoltosi presso l’Auditorium Ance dell’Aquila, ha rappresentato un momento centrale per avviare un confronto concreto e condiviso sul futuro del territorio.
«È il momento di innovare per pianificare oggi il domani della nostra terra», ha affermato il presidente della Provincia, Angelo Caruso. «Vogliamo costruire una progettualità in grado di affrontare le sfide attuali e restituire coesione e prospettiva alle nostre comunità. Il nuovo Piano intende superare schemi ormai superati, non più adeguati alle esigenze reali del territorio».
L’apertura dei lavori è stata affidata al presidente Caruso e all’ingegnere Andrea De Simone, dirigente del settore Urbanistica dell’ente, che hanno illustrato l’impianto generale e le finalità dell’iniziativa.
La presentazione dei primi esiti della diagnosi ambientale e socio-economica è stata arricchita dal contributo di autorevoli esperti e accademici: Paolo Veneri e Fabiano Compagnucci del Gran Sasso Science Institute, Francesco Zullo e Alessandro Marucci dell’Università dell’Aquila, e Michele Campagna dell’Università di Cagliari.
Il percorso di elaborazione del Piano proseguirà nei prossimi mesi con una fase partecipativa, che coinvolgerà attivamente tutti i Comuni della provincia, insieme a enti e istituzioni rappresentativi degli interessi locali. Questa fase sarà fondamentale per assicurare che la pianificazione rispecchi realmente i bisogni e le aspirazioni delle comunità.
«Abbiamo coinvolto le principali istituzioni regionali e nazionali, oltre alle università, per condurre una diagnosi approfondita del sistema socio-economico provinciale – ha spiegato ancora Caruso –. Questo è solo l’inizio. Ora vogliamo avviare un dialogo diretto con i territori, che non sarà solo un momento di ascolto, ma un vero scambio di idee, volontà e ambizioni».
Il presidente ha poi sottolineato l’importanza di una visione ampia e condivisa: «Non bastano i fondi, servono idee valide. In passato, risorse preziose sono state spese senza raggiungere i risultati attesi, spesso a causa di conflitti interni. Ora è il momento di lavorare su progetti con un respiro provinciale e nazionale. La nostra provincia ha un ruolo strategico, essendo un crocevia tra Tirreno e Adriatico e tra nord e sud Italia».
Con questo nuovo Piano, la Provincia dell’Aquila si candida a diventare un laboratorio di buone pratiche per la pianificazione territoriale, orientata all’innovazione, alla sostenibilità e alla coesione sociale.
L’incontro, svoltosi presso l’Auditorium Ance dell’Aquila, ha rappresentato un momento centrale per avviare un confronto concreto e condiviso sul futuro del territorio.
«È il momento di innovare per pianificare oggi il domani della nostra terra», ha affermato il presidente della Provincia, Angelo Caruso. «Vogliamo costruire una progettualità in grado di affrontare le sfide attuali e restituire coesione e prospettiva alle nostre comunità. Il nuovo Piano intende superare schemi ormai superati, non più adeguati alle esigenze reali del territorio».
L’apertura dei lavori è stata affidata al presidente Caruso e all’ingegnere Andrea De Simone, dirigente del settore Urbanistica dell’ente, che hanno illustrato l’impianto generale e le finalità dell’iniziativa.
La presentazione dei primi esiti della diagnosi ambientale e socio-economica è stata arricchita dal contributo di autorevoli esperti e accademici: Paolo Veneri e Fabiano Compagnucci del Gran Sasso Science Institute, Francesco Zullo e Alessandro Marucci dell’Università dell’Aquila, e Michele Campagna dell’Università di Cagliari.
Il percorso di elaborazione del Piano proseguirà nei prossimi mesi con una fase partecipativa, che coinvolgerà attivamente tutti i Comuni della provincia, insieme a enti e istituzioni rappresentativi degli interessi locali. Questa fase sarà fondamentale per assicurare che la pianificazione rispecchi realmente i bisogni e le aspirazioni delle comunità.
«Abbiamo coinvolto le principali istituzioni regionali e nazionali, oltre alle università, per condurre una diagnosi approfondita del sistema socio-economico provinciale – ha spiegato ancora Caruso –. Questo è solo l’inizio. Ora vogliamo avviare un dialogo diretto con i territori, che non sarà solo un momento di ascolto, ma un vero scambio di idee, volontà e ambizioni».
Il presidente ha poi sottolineato l’importanza di una visione ampia e condivisa: «Non bastano i fondi, servono idee valide. In passato, risorse preziose sono state spese senza raggiungere i risultati attesi, spesso a causa di conflitti interni. Ora è il momento di lavorare su progetti con un respiro provinciale e nazionale. La nostra provincia ha un ruolo strategico, essendo un crocevia tra Tirreno e Adriatico e tra nord e sud Italia».
Con questo nuovo Piano, la Provincia dell’Aquila si candida a diventare un laboratorio di buone pratiche per la pianificazione territoriale, orientata all’innovazione, alla sostenibilità e alla coesione sociale.