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L’AQUILA – Per tre giorni il capoluogo abruzzese si è trasformato in un grande palcoscenico di memoria e orgoglio alpino. Migliaia di penne nere provenienti dall’Abruzzo e da tutta Italia hanno partecipato all’8º Raduno “Ricordando il Battaglione Alpini L’Aquila”, un evento che ha unito rievocazione storica, celebrazioni solenni e il calore delle tradizioni.
La manifestazione, promossa dalla sezione Abruzzi dell’Ana insieme al Gruppo storico, al Gruppo Alpini di Barisciano, al 9º Reggimento Alpini e al Comune dell’Aquila, ha proposto cerimonie in ricordo dei caduti, una mostra dedicata alla storia del Battaglione e momenti di approfondimento culturale. Il centro storico, sempre più restituito alla città dopo gli anni della ricostruzione, ha accolto la grande sfilata conclusiva: oltre mille alpini hanno attraversato corso Vittorio Emanuele con cori, vessilli e il tricolore di Jemo ‘Nnanzi.
Il raduno ha riportato alla mente la storica Adunata del 2015, che vide arrivare all’Aquila 150 mila penne nere. Proprio quell’eco ha rilanciato l’ambiziosa ipotesi di candidare il capoluogo abruzzese a ospitare la 99ª Adunata nazionale nel 2028.
A sostenerla, anche il colonnello Pietro Piccirilli, rappresentante del consiglio nazionale Ana per il IV raggruppamento, che in un’intervista a Rai3 ha sottolineato la necessità di lavorare in sinergia con le istituzioni locali e regionali, garantendo allo stesso tempo le risorse necessarie. “Sarebbe un traguardo simbolico – ha affermato – perché il numero 99 richiama l’identità stessa dell’Aquila. Dopo l’esperienza del 2015, una nuova Adunata sarebbe un’occasione straordinaria per la città”.
Le decisioni definitive arriveranno nei primi mesi del 2026, quando verrà sciolto il nodo sulle sedi delle prossime edizioni. Nel frattempo, l’Aquila continua a sognare di rivivere quell’abbraccio nazionale che, dieci anni fa, segnò una tappa fondamentale della sua rinascita.
La manifestazione, promossa dalla sezione Abruzzi dell’Ana insieme al Gruppo storico, al Gruppo Alpini di Barisciano, al 9º Reggimento Alpini e al Comune dell’Aquila, ha proposto cerimonie in ricordo dei caduti, una mostra dedicata alla storia del Battaglione e momenti di approfondimento culturale. Il centro storico, sempre più restituito alla città dopo gli anni della ricostruzione, ha accolto la grande sfilata conclusiva: oltre mille alpini hanno attraversato corso Vittorio Emanuele con cori, vessilli e il tricolore di Jemo ‘Nnanzi.
Il raduno ha riportato alla mente la storica Adunata del 2015, che vide arrivare all’Aquila 150 mila penne nere. Proprio quell’eco ha rilanciato l’ambiziosa ipotesi di candidare il capoluogo abruzzese a ospitare la 99ª Adunata nazionale nel 2028.
A sostenerla, anche il colonnello Pietro Piccirilli, rappresentante del consiglio nazionale Ana per il IV raggruppamento, che in un’intervista a Rai3 ha sottolineato la necessità di lavorare in sinergia con le istituzioni locali e regionali, garantendo allo stesso tempo le risorse necessarie. “Sarebbe un traguardo simbolico – ha affermato – perché il numero 99 richiama l’identità stessa dell’Aquila. Dopo l’esperienza del 2015, una nuova Adunata sarebbe un’occasione straordinaria per la città”.
Le decisioni definitive arriveranno nei primi mesi del 2026, quando verrà sciolto il nodo sulle sedi delle prossime edizioni. Nel frattempo, l’Aquila continua a sognare di rivivere quell’abbraccio nazionale che, dieci anni fa, segnò una tappa fondamentale della sua rinascita.