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L’AQUILA – Più risorse per l’università e nuove misure a sostegno delle famiglie. L’assessore regionale alla Formazione, Roberto Santangelo (foto), ha espresso soddisfazione per l’aumento dei fondi destinati agli atenei italiani, sottolineando come l’investimento rappresenti un riconoscimento del ruolo strategico della ricerca e della formazione per lo sviluppo del Paese.

“Non si tratta solo di un incremento di bilancio – ha spiegato Santangelo – ma di un segnale concreto di fiducia nei giovani e nelle competenze che l’Italia è in grado di offrire. Un ringraziamento va alla ministra Anna Maria Bernini, che ha voluto rafforzare il ruolo delle università come motore di crescita e innovazione”.

Per il 2025, il Fondo di Finanziamento Ordinario assegna all’Abruzzo complessivamente 245,5 milioni di euro, pari a un +1,6% rispetto al 2024 e a un +18% rispetto al 2019. Nello specifico:

Università dell’Aquila: 87,3 milioni di euro

Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara: 105,4 milioni di euro

Università di Teramo: 30,7 milioni di euro (+3,6%)

GSSI – Gran Sasso Science Institute: 22 milioni di euro (+3,8%)

Secondo l’assessore, questi dati confermano “la volontà di investire nel capitale umano e nella ricerca, pilastri fondamentali per la competitività dell’Abruzzo”.

Accanto al capitolo università, arriva anche la conferma della Carta Dedicata a Te, un contributo di 500 euro per nucleo familiare da spendere in beni alimentari di prima necessità. Finanziata con 500 milioni di euro dal “Fondo alimentare 2024”, la misura nasce dalla collaborazione tra più ministeri e punta a sostenere le famiglie più fragili di fronte al caro vita.

“Università e sociale sono due facce della stessa medaglia – ha concluso Santangelo –: investire nella conoscenza significa creare futuro e lavoro, mentre aiutare le famiglie più deboli significa garantire coesione e inclusione”.

Sul piano operativo, l’INPS invierà entro l’11 settembre ai Comuni le liste provvisorie dei beneficiari, che avranno 30 giorni per le verifiche. Successivamente, le graduatorie corrette saranno trasmesse a Poste Italiane, incaricata di distribuire le risorse ai cittadini.

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