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CAPITIGNANO. Tragedia a Sivignano, frazione di Capitignano. Nella mattinata di ieri i vigili del fuoco hanno rinvenuto senza vita, all’interno della propria abitazione, Amedeo Pucci, 70 anni. L’uomo, secondo le prime ipotesi, sarebbe stato colpito da un malore nel sonno.
A dare l’allarme sono stati i vicini, preoccupati dal silenzio insolito e dall’assenza di risposte al citofono e al telefono. Dopo la segnalazione alle forze dell’ordine, i pompieri del comando provinciale dell’Aquila hanno forzato l’ingresso, consentendo al personale del 118 di accertare il decesso, che risalirebbe alla sera precedente. Sul posto anche i carabinieri per i rilievi di rito.
Amedeo Pucci era figlio unico e non si era mai sposato. Dopo la perdita dei genitori aveva continuato a vivere nella stessa casa, mantenendo rapporti cordiali e costanti con i compaesani.
«Qui in paese gli volevano tutti bene», ricorda il sindaco di Capitignano, Franco Pucci. «Io stesso ero legato a lui da un rapporto di amicizia: ci conoscevamo da ragazzi e ci facevamo sempre gli auguri, visto che compivamo gli anni lo stesso giorno. Era una persona buona, un lavoratore instancabile che, una volta in pensione, si dedicava con passione al suo orto e alla vita del paese».
Il ricordo del primo cittadino è carico di affetto: «Solo pochi giorni fa abbiamo cenato insieme. La sua scomparsa ci addolora profondamente. Riposi in pace».