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SULMONA – Dopo un anno di vessazioni, insulti e minacce, l’ennesima lite familiare si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato di un 58enne sulmonese. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La madre, 91 anni, stremata da mesi di soprusi, domenica sera ha trovato la forza di chiedere aiuto componendo il numero di emergenza.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sulmona, diretti dal maggiore Toni Di Giosia. All’arrivo dei militari, il figlio si è mostrato in evidente stato di agitazione: ha minacciato la madre e le forze dell’ordine, tentando perfino di aggredirle. Solo il rapido intervento dei carabinieri ha evitato conseguenze più gravi. Bloccato, l’uomo è stato portato in caserma, dove è emerso un quadro di maltrattamenti durato almeno un anno, fatto di umiliazioni, minacce e continue tensioni.
Dopo un passaggio al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, il 58enne è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, in attesa dell’udienza di convalida disposta dal sostituto procuratore Stefano Iafolla. A difenderlo sarà l’avvocato Stefano Michelangelo. A suo carico pesano anche precedenti specifici: in passato era già stato arrestato sulla costa abruzzese per episodi simili nei confronti dell’ex compagna.
La madre, sotto choc, è stata assistita dai medici del pronto soccorso e trattenuta in osservazione per tutta la notte. Ora i sanitari e i servizi sociali stanno valutando le sue condizioni psicofisiche e le misure di tutela necessarie. «Ha suonato ripetutamente al campanello, capii subito che voleva aggredirmi», ha raccontato l’anziana ai carabinieri, sottolineando che non si è trattato di un episodio isolato.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sulmona, diretti dal maggiore Toni Di Giosia. All’arrivo dei militari, il figlio si è mostrato in evidente stato di agitazione: ha minacciato la madre e le forze dell’ordine, tentando perfino di aggredirle. Solo il rapido intervento dei carabinieri ha evitato conseguenze più gravi. Bloccato, l’uomo è stato portato in caserma, dove è emerso un quadro di maltrattamenti durato almeno un anno, fatto di umiliazioni, minacce e continue tensioni.
Dopo un passaggio al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, il 58enne è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, in attesa dell’udienza di convalida disposta dal sostituto procuratore Stefano Iafolla. A difenderlo sarà l’avvocato Stefano Michelangelo. A suo carico pesano anche precedenti specifici: in passato era già stato arrestato sulla costa abruzzese per episodi simili nei confronti dell’ex compagna.
La madre, sotto choc, è stata assistita dai medici del pronto soccorso e trattenuta in osservazione per tutta la notte. Ora i sanitari e i servizi sociali stanno valutando le sue condizioni psicofisiche e le misure di tutela necessarie. «Ha suonato ripetutamente al campanello, capii subito che voleva aggredirmi», ha raccontato l’anziana ai carabinieri, sottolineando che non si è trattato di un episodio isolato.