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Giovedì 18 settembre la II Commissione Territorio, ambiente e infrastrutture si è riunita in seduta straordinaria congiunta con la I Commissione Bilancio per avviare l’esame del progetto di legge n. 72/2025, firmato dai consiglieri Sospiri e Scoccia, che introduce una riforma complessiva del Sistema Idrico Integrato in Abruzzo.
«Vogliamo una legge che semplifichi la governance, rafforzi i gestori e garantisca un servizio più efficiente e moderno – spiega la consigliera Marianna Scoccia –. La riforma tutela i territori, offre certezze agli amministratori locali e mira a migliorare la qualità dell’acqua per i cittadini».
Cosa cambia
Riduzione dei sub ambiti: dagli attuali sei a due, ognuno con un gestore unico da individuare alla scadenza delle concessioni (2027 e 2031).
ERSI rafforzato: il Consiglio Direttivo sarà composto da presidente e sei membri designati dalle Assemblee dei Sindaci (ASSI), riorganizzate per funzioni e modalità di partecipazione.
Transizione graduale: entro sei mesi dalla scadenza delle concessioni l’ERSI procederà all’affidamento dei due gestori unici.
Coinvolgimento dei territori: i sindaci potranno delegare consiglieri o assessori, con competenze più chiare su pianificazione e tariffe.
Nessun costo aggiuntivo per il bilancio regionale.
Obiettivo della riforma
Superare la frammentazione attuale (sei società: GSA, CAM, SACA, ACA, Ruzzo Reti e SASI), garantire economie di scala e maggiore stabilità del sistema, con ricadute positive in termini di qualità del servizio idrico e competitività dei gestori.
«Vogliamo una legge che semplifichi la governance, rafforzi i gestori e garantisca un servizio più efficiente e moderno – spiega la consigliera Marianna Scoccia –. La riforma tutela i territori, offre certezze agli amministratori locali e mira a migliorare la qualità dell’acqua per i cittadini».
Cosa cambia
Riduzione dei sub ambiti: dagli attuali sei a due, ognuno con un gestore unico da individuare alla scadenza delle concessioni (2027 e 2031).
ERSI rafforzato: il Consiglio Direttivo sarà composto da presidente e sei membri designati dalle Assemblee dei Sindaci (ASSI), riorganizzate per funzioni e modalità di partecipazione.
Transizione graduale: entro sei mesi dalla scadenza delle concessioni l’ERSI procederà all’affidamento dei due gestori unici.
Coinvolgimento dei territori: i sindaci potranno delegare consiglieri o assessori, con competenze più chiare su pianificazione e tariffe.
Nessun costo aggiuntivo per il bilancio regionale.
Obiettivo della riforma
Superare la frammentazione attuale (sei società: GSA, CAM, SACA, ACA, Ruzzo Reti e SASI), garantire economie di scala e maggiore stabilità del sistema, con ricadute positive in termini di qualità del servizio idrico e competitività dei gestori.