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Stava per essere venduto all’estero tramite un catalogo online, e a quel punto il recupero sarebbe stato estremamente complesso. Ma l’intervento tempestivo dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha scongiurato l’esportazione del dipinto La Nascita della Vergine, attribuito al pittore fiorentino Bernardino Monaldi. L’opera, un tempo custodita nella chiesa di Santa Maria della Consolazione a Picenze, frazione del Comune di Barisciano, era stata valutata tra i 9 e i 12mila euro.
A spiegare le dinamiche del ritrovamento è il maggiore Alberto Calabria, comandante del TPC de L’Aquila, che al Capoluogo d’Abruzzo sottolinea il valore del lavoro di squadra: “Il recupero è stato possibile grazie alla sinergia istituzionale con il Nucleo TPC di Genova, la Procura, la Soprintendenza L’Aquila-Teramo e soprattutto grazie alla preziosa collaborazione della comunità di Barisciano”.
Un ruolo decisivo lo ha avuto proprio un cittadino: “Uno storico abruzzese ha riconosciuto l’opera sfogliando il catalogo online – racconta il maggiore Calabria –. Da lì è partita la segnalazione alla Soprintendenza, che ha immediatamente attivato le verifiche e coinvolto il nostro Nucleo”.
Le indagini non sono state semplici: “Non avevamo materiale fotografico recente, quindi ci siamo basati su pubblicazioni d’archivio e testimonianze locali”. È qui che è emersa l’importanza della collaborazione dei cittadini, che hanno fornito indicazioni, ricordi e documenti preziosi per l’identificazione dell’opera.
“La rapidità è stata decisiva – prosegue Calabria –. Questi dipinti sono molto richiesti anche all’estero. Se la vendita fosse stata perfezionata, recuperarlo sarebbe stato molto più complicato”.
Ora che La Nascita della Vergine è stata recuperata prima della vendita, si prepara a fare ritorno nella sua sede originaria. La riconsegna alla Curia è prevista a breve.
“È giusto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito – conclude Calabria –. Dalla sinergia tra forze dell’ordine e istituzioni alla partecipazione attiva dei cittadini: ognuno ha avuto un ruolo fondamentale nel riportare a casa un pezzo importante del nostro patrimonio”.
A spiegare le dinamiche del ritrovamento è il maggiore Alberto Calabria, comandante del TPC de L’Aquila, che al Capoluogo d’Abruzzo sottolinea il valore del lavoro di squadra: “Il recupero è stato possibile grazie alla sinergia istituzionale con il Nucleo TPC di Genova, la Procura, la Soprintendenza L’Aquila-Teramo e soprattutto grazie alla preziosa collaborazione della comunità di Barisciano”.
Un ruolo decisivo lo ha avuto proprio un cittadino: “Uno storico abruzzese ha riconosciuto l’opera sfogliando il catalogo online – racconta il maggiore Calabria –. Da lì è partita la segnalazione alla Soprintendenza, che ha immediatamente attivato le verifiche e coinvolto il nostro Nucleo”.
Le indagini non sono state semplici: “Non avevamo materiale fotografico recente, quindi ci siamo basati su pubblicazioni d’archivio e testimonianze locali”. È qui che è emersa l’importanza della collaborazione dei cittadini, che hanno fornito indicazioni, ricordi e documenti preziosi per l’identificazione dell’opera.
“La rapidità è stata decisiva – prosegue Calabria –. Questi dipinti sono molto richiesti anche all’estero. Se la vendita fosse stata perfezionata, recuperarlo sarebbe stato molto più complicato”.
Ora che La Nascita della Vergine è stata recuperata prima della vendita, si prepara a fare ritorno nella sua sede originaria. La riconsegna alla Curia è prevista a breve.
“È giusto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito – conclude Calabria –. Dalla sinergia tra forze dell’ordine e istituzioni alla partecipazione attiva dei cittadini: ognuno ha avuto un ruolo fondamentale nel riportare a casa un pezzo importante del nostro patrimonio”.